Vacanze in barca a vela, noleggio con skipper isole Egadi
Sicilia occidentale, dopo Trapani sempre dritto c'e' solo mare, da qui partono le vacanze in barca a vela per le isole Egadi, che a dispetto del nome Aegates cioe' isole delle capre, sono tra le destinazioni preferite dai velisti di tutto il mondo con le loro barche a vela prese a noleggio con skipper. Non e' un caso infatti che a fine settembre 2005, tra Trapani e le Isole Egadi, si e' svolta la Louis Vuitton Acts 8 & 9, tappe preliminari dell'America's Cup. Ultima propaggine siciliana, un tempo Favignana e Levanzo erano addirittura collegate alla Trinacria. Oggi invece, per percorrere le 8 miglia (15 chilometri) che separano Levanzo da Trapani, di rande da cazzare ce ne sono. Ma una piccola premessa ci vuole, i velisti gia' lo sanno, agli altri e' meglio ricordarlo, ogni crociera in barca a vela con skipper e' figlia del suo vento. Direzioni, tappe e rotte quindi non sono fisse e dipendono da Scirocco e Grecale, Maestrale e Libeccio. Questo, rende ogni viaggio un sapore unico con itinerari spesso imperscrutabili. Salpati da Trapani, il primo giorno si giunge a Levanzo, col suo porticciolo vagamente greco, bianco e aggrappato alla collina che si tuffa nelle acque smeraldine. Per iniziare da subito la cura dei bagni, ci sono due cale prima dell'abitato: Cala Minnola, con una pineta ideale per pranzi al sacco, e Cala Fridda. In quest'ultima, come suggerisce il nome, le nuotate diventano tonificanti.
A terra, oltre alla passeggiata in paese, si consiglia una scappata alla Grotta del Genovese, affacciata sul versante occidentale. I tour sono organizzati da Natale Castiglione (tel. 0923924032; 15/20 euro per la visita e l'escursione in fuoristrada o in barca, su prenotazione). La grotta si presenta come una pinacoteca preistorica: dentro infatti ci sono incisioni e pitture rupestri che descrivono la vita di 13.000 anni fa, dalla caccia al cervo alla pesca del tonno. Quindi la navigazione riprende alla volta di Favignana che si scorge gia' all'orizzonte poco piu' di 2 miglia a sud. Grecale o Maestrale assicurano una bella andatura e l'isola della piu' nota tonnara siciliana si avvicina velocemente. Prima di entrare in porto lo sguardo corre sul paese, allungato tra la spiaggia e le antiche cave di tufo. Ad accogliere i lupi di mare ci pensano poi la tonnara, oggi diventato importantissimo museo che consigliamo di visitare, e il villino Florio.
A terra, Favignana si apre lentamente, le case basse, dal sapore africano, fanno immaginare posti ancora piu' esotici. La cupola variopinta che si vedeva anche dal mare e' quella della chiesa Matrice del 1704. Un consiglio: al tramonto il lungomare e' la passeggiata migliore per godere la vista di Levanzo, il profilo collinare di Favignana e, soprattutto, un tuffo nel passato, cioe' quello delle cave romane che caratterizzano questo tratto di costa. Ma per un'esperienza davvero mozzafiato basta saper aspettare il giorno successivo. Di nuovo in barca l'escursione a Cala Rossa e' quasi obbligatoria. Acque cristalline e fondali sabbiosi fanno pensare a un paradiso terrestre. In realta', nel 241 a.C. da queste parti si e' combattuta una delle battaglie piu' sanguinose della prima Guerra Punica: la carneficina tinse a tal punto le acque che il rosso sangue trionfo' sull'azzurro mare. Ma oggi qui si viene per visitare quel parco di sculture astratte che sono le antiche cave. Per concludere il giro delle Egadi non resta che Marettimo, visto che Maraone e Formica, le due isole minori, sono poco piu' che scogli. La traversata puo' essere una piacevolissima crociera o una vera odissea lunga 8 miglia. Dipende, come sempre, dal vento.
Lasciata Favignana e la sua Punta Sottile, la lingua di terra piu' occidentale dell'isola, il mare si apre e lo sguardo vaga alla ricerca dell'altra meta riconoscibilissima. Il Monte Falcone che domina Marettimo, con i suoi 686 metri svetta sulle onde ed ha spesso un cappello di nuvole in testa. Una volta al porto il paese e' subito li', un meraviglioso borgo medievale con case bianche. Per chi ama le escursioni con vista, si consiglia la gita al forte di Punta Troia. Una mezza giornata di passeggiata tra rosmarini profumati, crepacci e scorci selvaggi. Una volta a destinazione, e cioe' sul cocuzzolo dominato dal forte, non e' difficile capire i motivi che ne hanno fatto dalla fine del '700 al 1844 la Alcatraz del Mediterraneo (qui venne rinchiuso anche Guglielmo Pepe). Da vedere in barca, ci sono le grotte naturali: tra le piu' note, quelle del Presepe e del Cammello.
Isole Egadi
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